martedì 19 maggio 2009

Il 3D, la nuova moda del cinema.

Proprio ieri sera mi è capitato di andare al cinema a vedere "San Valentino di sangue in 3D", film non particolarmente brillante, ma parecchio divertente se visto con questa tecnologia. Preciso che non era il primo film che vedevo, infatti mi ero già goduto "Mostri contro alieni", sempre in 3D. E ancora, parecchi sono i film in futura programmazione che usufruiranno di questa tecnologia, per citarne alcuni, "L'era glaciale 3", "Coraline", "Avatar" (che per altro sancirà il ritorno di James Cameron al cinema dopo ben 4 anni di assenza). Come si vede sono per lo più titoli di film di animazione, ma poco importa.
Ma cosa significa 3D? Quale è il segreto che sta dietro a tale tecnologia?
Quando si parla in 3D la prima cosa che vengono in mente sono i famosi occhiali blu e rossi, che ti davano da piccolo con i libri pop-up :-D.
Fortunatamente ci siamo evoluti da quei tempi, ma cerchiamo di fornire una panoramica che sia abbastanza comprensibile ed esaustiva...
L'idea alla base di tutto è la creazione dell’immagine stereoscopica, ottenuta generando due immagini quasi simili e facendole percepire indipendentemente dai due occhi. Il film, infatti, viene ripreso contemporaneamente da due punti di vista distanti tra loro quanto lo sono i nostri occhi. In fase di proiezione, quindi vengono proiettati due filmati contemporaneamente; ce ne si può rendere conto guardando per qualche secondo senza occhiali; quello che si vede è un'immagine tanto più "sdoppiata" quanto più l'elemento raffigurato appare tridimensionale.
Indossando gli occhiali, le immagini vengono filtrate da ciascun occhio in modo che l'occhio sinistro veda l'immagine girata dalla camera sinistra e, allo stesso modo, l'occhio destro veda l'immagine girata dalla camera destra. È poi il nostro cervello ad elaborare le due immagini, restituendoci una percezione di forte tridimensionalità, che caratterizza quest'applicazione.
Gli occhiali "classici"asservono proprio a questo scopo.
Nel mondo del cinema però, le cose si sono notevolmente evolute, fondamentalmente arrivando a definire due tipologie principali di tecniche per la visione in 3D.

La prima, quella che si può definire "standard", è quella del RealD; per simulare l'effetto tridimensionale della vista umana, la tecnologia RealD Cinema prevede la ripresa per una stessa scena di due fotogrammi (simile a quanto detto prima): uno rappresenta quella scena vista dall'occhio destro, l'altra dall'occhio sinistro.
Successivamente i singoli fotogrammi, vengono proiettati in sequenza da un singolo proiettore, e non da due diversi come prima.Lo spettatore indossa degli occhiali con lenti speciali sincronizzate con la proiezione in maniera tale che la lente destra filtri (cioè scarti) i fotogrammi proiettati per l'occhio sinistro e mostri solo quelli proiettati per il destro, e viceversa.
Questa tecnologia la si si trova in un gran numero di cinema 3D, almeno in Italia.
Altre tecniche,sicuramente meno note, sono quelle dell'XpanD e del Dolby3D.
Nel sistema XpanD 3D, le immagini sono proiettate alternativamente per i due occhi, senza scomposizione cromatica, ma ciò implica l’utilizzo di occhiali “attivi”, o meglio definiti a polarizzazione attiva. La caratteristica principale di questi occhiali sta nelle lenti: sono formate da due schermi LCD trasparenti, che alternativamente oscurano prima un occhio e poi l’altro, filtrando quindi le immagini proiettate e ricreando l’effetto della tridimensionalità. Questi occhiali, sono insomma predisposti per aprirsi e chiudersi in sincronia perfetta con la proiezione delle immagini.
Il Dolby3D,invece , trasmette già l'immagine a 3D e gli occhiali servono solo a filtrare le immagini.
Sembra non vi siano particolari pregi o difetti nell'uso di una o dell'altra tecnologia, a parte quelli di costo per gli esercenti cinematografici; ovviamente non posso parlare per esperienza personale, ma solo basarmi sule opinioni raccolte in rete, anche se devo dire che un film visto in RealD tende abbastanza ad affaticare gli occhi, ma credo sia solo una questione di abitudine.
In futuro viene comunque già annunciato che gli occhiali saranno appesi al chiodo (ma come? fateceli almeno godere!), in favore di schermi che forniscono già un effetto 3D senza la necessità di particolari ausili "esterni" (qualcuno ha detto IMAX??)
Direi che con questo ho detto tutto, spero di essere stato abbastanza esaustivo e di non avervi ammorbato troppo!!

Saluti
~Giacomo~

P.S. Recentemente si è anche sentito parlare di gaming in 3D!!

2 commenti:

  1. il gaming 3d ha dei problemi di implementazione sui sistemi...difficilmente arriverà sulle console di questa gen...

    cmq gli occhiali saranno appesi al chiodo perche non sono nemmeno salutarissimi..ed inoltre se ci facevi caso rendono molto con l'animazione ma con i film "reali" ci sono dei difetti evidenti (personaggi in primo piano extrasfocati o in movimento che perdono definizione)...spero tanto negli schermi 3d e nell'Imax...a NY volevamo andarci per the dark knight ma c'era una lista d'attesa enorme...

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  2. Considera anche il fatto che li oggetti sembrano sempre più piccoli, ma questo è dovuto al fatto che per rendere al massimo l'effetto 3D i film hanno lo sfondo sfuocato, con il risultato che per il nostro cervello le cose sembrano lontanissime, e di conseguenza piccolissime. Hai presente quando mi hai detto "Questo sembra un modellino?", ecco, l'idea che viene data è proprio quella.

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