lunedì 13 luglio 2009

Facciamo come i nostri maturandi/maturati...

... e scriviamo il nostro bel tema su Facebook. Magari senza scendere in banalità, che credo sia una cosa abbastanza facile.
O semplicemente lasciando fluire quello che mi viene in mente, che chissà, forse ne esce qualcosa di buono.

Io uso facebook. Lo uso quasi tutti i giorni. Mi piace un sacco mettere su le foto, e "taggare" gli altri, vedere i loro commenti. Mi piace un sacco creare degli eventi, e vedere un po' quello che hanno fatto gli altri attorno a me. Forse lo si fa per sentirsi un po' meno soli, o forse perchè, diciamolo, ci piace che gli altri vengano a ficcanasare nei cazzi nostri. Vogliamo essere al centro, e farci vedere, da tutti. C'era già YouTube, che ci dava i nostri bravi 10 minuti di celebrità, ma evidentemente non era abbastanza. "No, non capisci. Facebook ti permette di rimanere in contatto con tutte le persone che avevi perso di vista." possono ribattere sicuramente i più furbi. Su questo sono d'accordo. Ma fino ad un certo punto. Voglio dire, passi per quegli amici che abitano in America, in Katanga o nei Territori del Nord Ovest. Ma quelli che sono già vicino a noi, quelli che magari abitano nella nostra stessa città, se li abbiamo persi di vista ci sarà stato un cazzo di motivo no? Io vi rispondo "Facebook ti permette di tornare a farti rompere i coglioni da persone che 15 anni fa avevano smesso di farlo!!" Ribadisco che nel suo piccolo è una rivoluzione, magari utilizzi FB per evitare la censura imposta dal regime del tuo paese (cosa vera e documentata); o magari scopri che fine ha fatto la ragazzina del primo banco che ti piaceva tanto...Quindi perchè no, usiamolo, ci piace, è cool. Scriviamo sul Wall del nostro amico che è un grande, o che è un grande stronzo. Ma dico io...possibile che tramite i messaggi lasciati sul "Muro" noi possiamo farci delle idee sullo stato d'animo degli altri? Mi spiego.
Andrea (nome fittizio) scrive "Andrea oggi è incazzato nero, con te." Lasciamo stare le ovvie implicazioni che ha quel te, volutamente lasciato vago, per fare intendere "a chi deve" che lui è incazzato. Ovviamente a seguito di questo stato fioccheranno commenti del tipo "Ma noooooo, con chi?" oppure "Sono d'accordo, non doveva comportarsi così." o "Incazzarsi è sbagliato, non fa bene" o ancora "Scusami, non dovevo comportarmi così." Ma vi rendete conto?
1. Se hai dei problemi con una persona, ci parli, e non deleghi i tuoi malcontenti a 140 caratteri di una frase.
2. Ma la gente che commenta, perchè non ti chiama a casa? Perchè non sente dalla tua voce come stai?
3. I tuoi amici (ammesso che tu abbia solo amici reali su FB) che ti commentano, si preoccupano solo quando leggono il tuo cazzo di stato?
Se non le avete provate queste cose, sappiate che c'è un sacco di gente che si preoccupa e vi chiama a seguito di quello che legge. Non potevano chiamarti, tipo periodicamente, per fare 4 chiacchiere e magari perdere 5 minuti per sapere come state? (in modo reciproco, si capisce)
E poi tralasciamo che molti si insultano lasciandosi messaggi sui rispettivi Wall.
Senza poi contare che quando hai 400 "amici" dubito che la maggior parte di questi possano effettivamente esser definiti tali.
Ricordo che io FB lo uso molto, e gli sono anche molto riconoscente, ma queste cose che scrivo sono davvero successe; ne sono testimone. Non dico che dopo questo articolo dobbiate necessariamente cancellare il vostro account, ma spero che vi abbia fatto pensare. Perchè anche se l'idea alla base di FB è ottima, siamo noi a doverla usare nel modo più opportuno!
~Giacomo~

venerdì 3 luglio 2009

A una settimana dalla scomparsa..

...mi sembra giusto e corretto ricordare il Re indiscusso del pop, Michael Jackson.

Preciso che non sono mai stato un super fan di questo artista, in casa ho solo l'album Thriller (rigorosamente NON comprato in questi giorni), ma ho sempre apprezzato alcune delle sue canzoni e soprattutto il suo modo incredibile di ballare e muoversi sul palco. Non sono qui per parlare della persona, ma per celebrare l'artista che era questo fragile uomo. Almeno personalmente a me ha sempre dato l'idea di una persona fragile, di una sorta di ragazzino eterno. Sulle accuse di pedofilia si è già detto troppo e tanto, e lasciatemi dire che non credo alle notizie di questi giorni del tipo "Non mi ha mai toccato, è stato mio padre ad obbligarmi a dirlo", secondo me sono solo degli sciacalli che vogliono vivere della sua gloria riflessa. Voglio solo ricordarlo per le canzoni che ha fatto, per i fantastici Videoclip (perchè nel suo caso ci vuole la lettera maiuscola) che ci ha lasciato. Ci ha fatto emozionare con brani del calibro di "We are the world" (scritta con Lionel Richie) o ancora "Heal the World" o "The earth song", oppure ci ha fatto ballare con "Billy Jean", "Thriller", "Black and White".
E di questo mi sembra giusto ringraziarlo. Inoltre, girovagando per la rete ho visto un video, che allegherò di seguito, a mio parere credibile (mi sono documentato in merito) che spiega l'eccessivo schiarimento della pelle di Jacko.

"Si è schiarito la pelle, ha fatto innesti di pelle bianca, ha usato creme schiarenti”, si è detto di tutto, ma credo mai la verità.

Esperti e non solo hanno ammesso che schiarisi la pelle con creme o interventi è praticamente impossibile, ma allora perché ancora oggi quando si parla di Michael Jackson lo si definisce l’unico nero capace di essere diventato bianco?

Il colore della sua pelle era nero, perchè adesso invece è bianco? Tra i fans è una cosa nota: Michael soffre di vitiligine. Ma ancora oggi ci sono persone che non sanno cosa sia esattamente questa malattia o ne ignorano l’esistenza così da dare modo ai media di speculare fino all’ipossibile su un mistero che è facilmente risolvibile.

E qui cito..."La vitiligine ("leukoderma") è dovuta dalla distruzione, per cause non note, di particolari cellule che hanno il compito di produrre la sostanza scura, chiamata melanina, che colora la pelle. Caratterizzata da chiazze color bianco-latte prive di melanina, la vitiligine colpisce donne e uomini senza distinzione di razza, nazionalità e origine, non è dolorosa e nemmeno contagiosa, ma può essere ereditaria nel 40% dei casi. Non se ne conoscono ancora le vere cause, ma i motivi potrebbero essere moltissimi. E' stato calcolato che il disagio colpisce l'1% della popolazione mondiale e compare in genere prima dei 20 anni di eta'. Michael Jackson ha cominciato ad avere i primi sintomi proprio in quegli anni. Si può presentare in macchie limitate solo ad alcune zone, ma nella maggior parte dei casi si estende su tutto il corpo: le parti più colpite sono il volto, il collo, il torace, la schiena, i polsi, le caviglie ed anche i genitali. La vitiligine non è una malattia pericolosa, ma è fastidiosa da un punto di vista estetico soprattutto quando si presenta su parti del corpo esposte come volto, collo e mani. Naturalmente chi soffre di questa forma di dermopatia deve prestare attenzione all'esposizione ai raggi solari, poiché essendo le zone colpite prive di melanina, il rischio di scottature è elevato. Michael non si ripara quindi dal sole per chissà quali assurdi motivi, ma semplicemente per premunirsi da eventuali scottature.

"Inizia spesso con una rapida comparsa delle macchie bianche, con cui spesso fa seguito un periodo anche abbastanza lungo in cui la malattia non peggiora. Il ciclo puo' ripetersi più volte ed in casi rari si puo' arrivare alla completa perdita di melanina, infatti spesso la malattia è progressiva come nel caso di Michael Jackson e non solo. La malattia non provoca, in genere, decolorazione di peli, dei capelli o degli occhi. E' molto raro che una persona colpita da vitiligine possa riacquistare spontaneamente il colore normale della pelle. Per migliorare o nascondere le macchie che interessano il viso la soluzione è il camouflage o "trucco terapeutico". Proveniente dagli Stati Uniti utilizza cosmetici fortemente coprenti con una permanenza di 24 ore. Svelato il mistero perché Jackson non abbia mostrato mai segni evidenti di questa malattia in pubblico, fino a quando non ne parlò apertamente nel talk show di Oprah Winfrey nel 1993."

In ogni caso, ancora una volta, voglio ricordare l'artista e ringraziarlo per tutto quello che ci ha lasciato, sperando che adesso possa davvero fare il suo Moonwalk lassù, nel cielo.
~Giacomo~

P.S. Al solito il video che mi ha fatto pensare lo allego in fondo.