venerdì 26 giugno 2009

Arriva l'Hero.

Oramai è confermato, da diversi mesi si rincorrono sulla rete le informazioni riguardanti un "famigerato" HTC G3 con Android, “The Unwired” riportava un paio di giorni fa che il nuovo dispositivo è stato approvato dal Global Certification Forum e prende il nome ufficiale di “HERO100“.

Alcuni rumors, però, sostengono che il nuovo HTC Hero con Android possa essere presentato molto presto in un evendo londinese di HTC di cui si sussurra da tempo.

Con l’HTC Hero sarà presentata anche la nuova versione del sistema operativo di Google che prende il nome di Android Rosie. Oltre ad un nuovo telefono cellulare, ci troveremo presto tra le mani anche una versione aggiornata di Android con inedite features esclusive tra cui il pieno supporto del formato Flash di cui, come sappiamo, il tanto acclamato iPhone di Apple è privo.

Relativamente ai dettagli riguardanti l’HTC Hero alcuni si lo definiscono come “un G1 rivisitato ma senza tastiera QWERTY. Questo è il particolare che è possibile evincere dalle foto che ha scontentato moltissimi affezionati della piattaforma Android che desiderano avere la possibilità di utilizzare una reale tastiera QWERTY. Caratteristica invece apprezzata è la presenza di un normale jack da 3,5 per le cuffie, permettendo così ad ognuno di utilizzare il supporto preferito“.



HTC Hero

A differenza dell’HTC Magic che vuol idealmente combattere anche sul design con il nuovo iPhone 3G S, il prossimo HTC Hero ha tutta l’aria di essere pensato per quel settore di mercato che non apprezza le scelte di design che, dopo l’avvento di Apple nella telefonia mobile, hanno influenzato il mercato. Un dispositivo dall’aspetto più solido e pratico, giocoso per via dei colori, che sicuramente farà avvicinare ad Android una nuova parte degli appassionati di telefonia mobile; anche se personalmente il design di questo nuovo terminale mi piace davvero poco, è molto "anni 70" (grazie ad Andrea per questa definizione ndr.)

Come giusto vi elenco le caratteristiche hardware del telefonino:

Caratteristiche:

Processor Qualcomm® MSM7200A™, 528 MHz
Operating System Android
Memory ROM: 512 MB
RAM: 288 MB
Dimensions (LxWxT) 112 x 56.2 x 14.35 mm ( 4.41 x 2.21 x 0.57 inches)
Weight 135 grams ( 4.76 ounces) with battery
Display 3.2-inch TFT-LCD touch-sensitive screen with 320x480 HVGA resolution
Network HSPA/WCDMA:
  • 900/2100 MHz
  • Up to 2 Mbps up-link and 7.2 Mbps down-link speeds

Quad-band GSM/GPRS/EDGE:

  • 850/900/1800/1900 MHz

(Band frequency and data speed are operator dependent.)

Device Control Trackball with Enter button
GPS Internal GPS antenna
Connectivity Bluetooth® 2.0 with Enhanced Data Rate and A2DP for wireless stereo headsets
Wi-Fi®: IEEE 802.11 b/g
HTC ExtUSB™ (11-pin mini-USB 2.0 and audio jack in one)
3.5 mm audio jack
Camera 5.0 megapixel color camera with auto focus
Audio supported formats MP3, AAC(AAC, AAC+, AAC-LC), AMR-NB, WAV, MIDI and Windows Media® Audio 9
Video supported formats MPEG-4, H.263, H.264 and Windows Media® Video 9
Battery Rechargeable Lithium-ion battery
Capacity: 1350 mAh
Talk time:
  • Up to 420 minutes for WCDMA
  • Up to 470 minutes for GSM

Standby time:

  • Up to 750 hours for WCDMA
  • Up to 440 hours for GSM

(The above are subject to network and phone usage.)

Expansion Slot microSD™ memory card (SD 2.0 compatible)
AC Adapter Voltage range/frequency: 100 ~ 240V AC, 50/60 Hz
DC output: 5V and 1A
Special Features G-sensor
Digital Compass

~Giacomo~

giovedì 18 giugno 2009

Tutorial: Esportiamo gli eventi di Facebook su Google Calendar

Facebook ha un uso sempre più massiccio nella vita di tutti i giorni, c'è chi lo usa per cazzeggiare, e chi lo usa per cazzeggiare. Una delle funzionalità di base più interessanti è sicuramente quella che ci permette di creare veri e propri eventi a cui invitare i propri amici, che poi possono assicurare la loro presenza o meno.
Girovagando per la rete ho scoperto un metodo per esportare tali eventi e in seguito importarli sul Google Calendar (o iCal per gli utenti Mac OS), in modo tale da poterli controllare sempre ed organizzarvi di conseguenza, il tutto in modo molto semplice!!
  • Dopo esservi loggati a Facebook cliccate su eventi nella parte destra del pannello

Eventi


  • Cliccate su esporta eventi

Esporta eventi

  • Copiate l’URL (che utilizzerete in seguito), assicuratevi di copiare la vostra URL (non quella che vedete nello screen)

immagine20

  • Entrate in Google Calendar e alla voce Altri Calendari cliccate su Aggiungi URL
Altri calendari Aggiungi URL
  • Incollate l’URL copiata precedentemente da Facebook e fate click su aggiungi

Incolla URL

  • Voilà, il gioco è fatto! Google Calendar ora si aggiornerà automaticamente ogni volta che accetterete/rifiuterete un’evento da Facebook.

~Giacomo~

P.S. Forse alcuni di voi non hanno nemmeno idea del fatto che ci sia un calendario su Google. Mi premurerò in futuro di illustrare le funzionalità meno note di mamma G!! Stay Tuned!

domenica 14 giugno 2009

Io? Videogioco!

space invaders


Un po’ di tempo fa mi è capitato di sentire per radio il nuovo singolo di Caparezza, il cui testo è infarcito di rimandi a videogiochi classici che oramai hanno fatto la storia della nostra gioventù.

Il videogioco, un mezzo di espressione tanto potente quanto poco apprezzato.

Io faccio parte di quella generazione che può dire di avere visto evolversi questa forma di intrattenimento.
Dalle buie sale-giochi in cui da piccolo vedevo ragazzi saltare per rompere blocchi e recuperare funghi a luminosi bowling in cui da una parte si trovano bambini intenti a sbattere bacchette su batterie virtuali. E’ praticamente da più di 15 anni che videogioco, non mi sono mai stancato, e ne vado fiero.
Per quanto mi riguarda un videogame può essere considerato alla stessa stregua di un buon libro. Con l’unica differenza che nei libri le situazioni narrate le devi immaginare nella tua testa e nel videogioco sono visualizzate su di uno schermo TV.
Non mi sento stupido a dirlo, ma provo emozioni.
Si, emozioni.
Non giudicatemi per una persona superficiale, perché, nel caso lo facciate, siete voi ad esserlo.
I videogiochi ci fanno sorridere, ci fanno arrabbiare e in alcuni casi, anche venire il groppo in gola (chi ha giocato a MGS4 dopo avere visto tutti gli altri sa cosa intendo).
Quando videogiochiamo non siamo mai rilassati sul divano; siamo tesi, attenti, in apprensione.
Sappiamo che un salto, un piccolo salto, calcolato e sbagliato di un millimetro ci può trascinare verso quel baratro e fare calare il contatore delle vite, e quando questo succede scagliamo il controller verso il divano o per terra, (se siamo da soli) emettiamo un barbarico urlo di frustrazione e colpiamo con un pugno ciò che abbiamo di fianco (mi piace definirlo come “pugno della furia”).
Anche quando siamo fra amici e condividiamo la potenza di questo mezzo ci emozioniamo, ci esaltiamo, ridiamo insieme e sentiamo un sentimento corale. Ci sono poche cose che fanno provare emozioni “corali” in questo modo: le partite dei mondiali, i concerti. Non necessariamente queste emozioni devono essere positive, ci si può anche incazzare con l’amico che ci ha battuto per la decima volta a ________(completate a vostro piacimento, alcuni suggerimenti sono: Tekken, PES, Halo, Mortal Kombat, Quake, Super Smash Bros).
Purtroppo però non tutti vivono in un modo così, se mi passate il termine, “intimo” i videogames.
Amo definirmi un “conscious-gamer”, ovvero uno che sa il lavoro, sa la filosofia, sa tutto ciò che sta dietro ad un singolo titolo. Sono attratto da quei titoli più innovativi, più strani. Non leggo più le recensioni per cercare un voto alla fine di esse, ma assegno io stesso dei miei voti personali in base a ciò che ho capito e comprendo di un particolare titolo.
Insomma cerco di capire i videogames per quello che sono, per la loro natura più nascosta.(una lettura consigliata per capire cosa intendo è la rivista “Game PRO”).
Ecco perché videogioco, e mi piace un sacco farlo.
Ora vi prego di scusarmi, ma devo andare a battere quel maledetto boss, il mio pugno della furia nel tempo di questo articolo si è ricaricato ed è già pronto a cadere sul mio divano con “grandissima vendetta e furiosissimo sdegno”.
Saluti.
P.S. Del video del pezzo di Caparezza che ha fatto nascere questa riflessione purtroppo non è disponibile una versione su YouTube che sia condivisibile, quindi posso solo passarvi il link!!

Caparezza - Abiura di me

~Giacomo~

martedì 9 giugno 2009

Musica

Inutile, spento, steso nella mia stanza, strana prigione di sentimenti nascosti.
Ascolto, ascolto i suoni, le vibrazioni, la musica prodotta dall'ambiente pulsante. In lontananza odo note, sempre piu' ben definite

Dominano, regnano, miscuotono, facendomi sollevare lamente silente.

Ed inizia il ricordo.
Questo mi fa ancora male, ma non posso fermarlo, devo vederlo, sentirlo, questo e' cio' che essa vuole, che la Maestosa desidera.
Inizia un ballo dentro me fra ricordi e possibili vie che forse avrei dovuto percorrere, in luoghi e spazi che solo ora identifico come familiari, che solo ora hanno spalancato la diga del mio fiume di ricordi.
Quasi mi ritrovo a piangere, come se dovessi a tutti i costi espellerli dal mio animo e dalla mia esistenza, come un'ultimo diperato tentativo di purificazione.
Poi, improvviso, non sperato un click salta ad un altro pezzo, un altra canzone.
E io come un televisore celebrale cambio canale, cercando la sintonizzazione ad un altro ricordo dentro di me che possa riempirmi e saziarmi.
Questo è felice, mi dice la Musica.
Ed inizio a fremere sorridendo a facce che solo io vedo, di cui solo io sento voci, odori, risate, colori. Poi, come prima, il silenzio.
Tutto torna alla sua sede naturale e sono di nuovo traquillo.

DOrmo, REspiro MIte, FAcendo SOLtanto LAbili SIlenzi di vuota inespressività.



~Giacomo~

P.S. Questo l'ho scritto tanto tempo fa, ma oggi per me è sempre attuale, perchè quello che mi da la musica riesco ad esprimerlo solo così.

venerdì 5 giugno 2009

Magic vs. iPhone (seconda parte)

Ed ecco come promesso la seconda parte dello scontro titanico fra l'HTC Magic e l'iPhone, chi vincerà? Chi ne uscirà sconfitto? Domani sarà bel tempo? Ma andiamo al dunque...



Scenari di utilizzo

Analizziamo ora chi, e come, può utilizzare i due cellulari. Entrambi i terminali vengono, giustamente, messi sotto la categoria degli smartphone, perchè permettono di aggiungere funzionalità proprie dei PDA a quelle standard del telefono. Quando si parla di smartphone, almeno per quanto mi riguarda, mi viene sempre in mente una persona indaffarata, appoggiata al sedile di un autobus\metro che cerca di trovare spazio nella sua impegnatissima giornata per un altro cliente. L'idea è quella di qualcuno che può utilizzare tali terminali anche per lavoro, insomma. Ora fermiamoci a pensare...quanti di voi hanno visto qualcuno usare un iPhone per scopi lavorativi? Per quanto mi riguarda nessuno. Anzi, ho sentito persone che continueranno a preferire terminali come i noti BlackBerry, perchè, a detta loro, "sono telefonini seri". E in effetti non mi sento di dargli torto. Sebbene, sia il Magic che l'iPhone, possano avere funzionalità che soddisferebbero anche questo tipo di utenza credo che la loro fetta di mercato sia quella del "cool". Vado a spiegarmi meglio. Dal numero di applicazioni scaricate dall'App Store si è notato che gli utenti hanno una predilezione per le cosidette inutility, ovvero programmini dalla sicura simpatia ma la cui utilità è molto dubbia. Credo che drammaticamente anche l'HTC Magic subirà la stessa sorte, se escludiamo gli utenti "smanettoni" di cui ho già parlato precedentemente.
Insomma, ci troviamo in un caso di parità.

Considerazioni generali

Iniziamo a snocciolare tutte quelle piccole cose che pur non essendo appartenenti alle categorie già esaminate vale la pena considerare.
Android è intimamente legato ai servizi forniti da Google, quali Maps, Calendar, Picasa...e questo non può che giovare al terminale, data la solidità di questi ultimi.
Il reale problema è che poche persone di fatto usano intensamente questi servizi, perchè non li conoscono o perchè non ne sentono la necessità. Di conseguenza i vantaggi relativi a questo aspetto risultano limitati. L' iPhone, a mio parere, offre il massimo se collegato ai alle modalità di sincronizzazione offerte da iTunes con i vari programmi MacOSX. Il problema, come si può subito analizzare, è dato dalla necessità di possedere computer di casa Apple, cosa assolutamente non scontata. D'altra parte abbiamo, già inserito nel telefonino, un sistema molto intuitivo per scaricare nuove applicazioni, siano esse utili o inutili. Preciso che anche l'Android market è molto ben fatto e intuitivo, ma come impressione "a pelle", sembra migliore l'Apple store.
L'estetica dei due telefonini mi sembra sostanzialmente ben fatta, ma preferisco di gran lunga quella del Magic, sia per la forma, sia per la presenza di pulsanti aggiuntivi, che non fanno mai male.

Conclusioni

A rigor di logica, dopo questa lunga panoramica sui due telefonini, sembrerebbe che nonostante tutto il neonato di casa HTC\Google abbia la meglio. E la cosa è in parte vera, ma solo sulla carta. Analizzando in modo oggettivo le caratteristiche e le funzionalità, infatti, il Magic si identifica, a mio parere, come un oggetto, non di molto, superiore all'iPhone, che però vince la sfida.
Come, chiederete voi? Presto detto..la causa risiede nella "visceralità", ovvero, per semplificare, nel fatto che l'iPhone è desiderato solo per come è fatto.
Diciamolo. L'iPhone fa figo, è riconosciuto ovunque da tutti ed è un oggetto che fa molto status symbol. Tutti lo vogliono, tutti sanno come si usa e cosa sia.
Il Magic suscita scalpore solo all'interno della facoltà di informatica (provare per credere), all'esterno di quest'ultima la gente vi chiederà, quando lo vede, se sia un iPhone.E fidatevi quando ve lo dico, perchè mi è successo...
Insomma il bambino prodigio di casa Apple ancora una volta la spunta, nonostante abbia un prezzo più elevato, dovuto sicuramente alla marca che vi è impressa sopra. (ndr. Amo alla follia i prodotti Apple, e il costo dei vari portatili, iMac, eccetera mi è sempre sembrato onesto, ma con l'iPhone è davvero eccessivo).

Saluti a tutti!!

~Giacomo~

lunedì 1 giugno 2009

E infine uscimmo a rivedere le stelle...(recuperato dal mio vecchio blog)

Ero in giro l'altra sera, sai? La serata era trascorsa placida, tranquilla, fra amici. Non volevo andare a dormire e così ho finito per girare senza meta in questa piccola città. Senza nessun motivo sono andato nei pressi della capagna, ed all'improvviso, mi sono fermato.

Sapevo di dovere stare lì, di essere nel punto giusto.

Così ho aperto il tettuccio della mia macchina, e mi sono steso. E ho guardato il cielo. Così, senza nessuna ragione. Uniche stelle mi accompagnavano la mente, oramai persa in ricordi che non pensavo di avere ancora. In fondo cosa sono le stelle, se non ricordi? Là, dove ne vediamo brillare una, potrebbe non esserci più nulla, lo sai questo vero? Come nel nostro animo, là dove abbiamo qualcosa che è già morto, c'è sempre una flebile lucina che ci ricorda cosa ci fosse prima.

Ricordavo di quando ero io, e di quando c'erano gli altri.
Di quando ero da solo, e di quando c'erano altre persone.
Di quando qualcuno era realizzato proprio perchè io ero al suo fianco.
Di quando qualcuno stava male proprio perchè io ero al suo fianco.

E così, perso dentro me stesso, sono sceso in un caldo sonno, immaginandomi il calore di qualcun altro al mio fianco, magari in grado di donare un' altra stella dentro la mia interiore volta celeste. Fu suna folata di vento particolarmente congelante a ridestarmi, a rompere la magia, e a farmi indirizzare verso la via di casa. Può sembrarti strano, può sembrati stupido, ma lo sai che sono un sognatore...e mi piace guardare le stelle...

NULL

~Giacomo~

P.S. Per fortuna che adesso ho trovato quel qualcuno che mi stia vicino e che mi ha donato una bellissima stella interiore...