martedì 16 marzo 2010

Etichettiamo le nostre mail

Proprio l'altra sera, un mio amico mi fa:
"Si possono recuperare delle mail eliminate dal cestino? Perché ne ho eliminata una per sbaglio che mi serviva."
Dopo avergli spiegato l'impossibilità della sua richiesta, gli ho detto
"Scusa, ma se usi Gmail imposta delle etichette, così sei sicuro di riconoscere subito le mail importanti da quelle che non lo sono."
"Cioè?"
Ed ecco quindi l'idea per questo articolo, ovvero un tutorial su come impostare dei filtri e delle etichette all'interno della nostra casella di posta Gmail.
Il video dopo il salto.




~Giacomo~
P.S. Se per caso foste interessati ad altri tutorial, non avete che da chiedere!

martedì 2 marzo 2010

Popolo di santi, di preti e di navigatori (on-line)

L'altro giorno, mentre ero a lezione, un mio compagno di corso mi dice:
"Lo sai che hanno arrestato 4 dirigenti di Google (Italia)?"
Subito chiedo:
"Come mai?"
"A causa di un video pubblicato su Google video."
Arrivato a casa accendo la TV e mi rendo conto che la notizia rimbalza più o meno in ogni canale, in ogni parte dell'etere, internet compreso.
Inizio quindi a ricercare qualche notizia in più in modo da avere un quadro generale della situazione che, riassunto, è pressapoco questo:
  1. Nel 2006 alcuni studenti di una scuola torinese hanno caricato, su Google Video, un video dove veniva mostrato chiaramente un episodio di bullismo nei confronti di un ragazzo autistico da parte di alcuni coetanei. (ndr. All'epoca non c'era ancora stata l'acquisizione da parte di Google di YouTube, avvenuta nell'Ottobre dello stesso anno)
  2. In pochissimo tempo il fatto è stato segnalato e denunciato alla polizia locale che ha contattato immediatamente Google Italia, con conseguente rimozione del video.
  3. Normalmente, e su questo si deve poi fare una precisazione, la partecipazione di Google in queste vicende finisce subito dopo l'eliminazione del contenuto illecito dalle varie piattaforme.
  4. Qualcuno, di cui il nome non è reperibile, ha ben pensato di fare causa ai 4 dirigenti di Google per violazione della privacy e diffamazione.
Come indicato nel punto 3, la responsabilità di Google finisce quando viene eliminato il video.
Permettetemi di essere un pelo più specifico.
Gli impiegati di Google non sono tenuti a controllare ogni singolo video che viene caricato su YouTube o Google Video; sono i singoli individui che, se si ritengono offesi da un contenuto, devono notificarlo alla Google, che poi provvederà alla loro eliminazione. Un po' come accade per i gruppi di FB.
Un esempio simile si ha con i video protetti da copyright. E' infatti il possessore di tale diritto che deve farlo valere e notificarne la violazione alla BigG. Se questo non viene fatto i dirigenti non ne hanno colpa, converrete con me.
Detto questo vediamo cosa è successo in Italia dopo ben 4 anni (i miracoli della legislatura).

I 4 dirigenti vengono assolti per concorso in diffamazione, ma vengono accusati per violazione della privacy.
Ed è qui che le cose iniziano a farmi storcere il naso. Tecnicamente, i responsabili di violazione della privacy, dovrebbero essere le persone che hanno caricato il video sulla piattaforma di hosting, e non chi offre tale servizio. Paradossalmente è come se voi affittaste il vostro appartamento a degli spacciatori (senza saperlo) e veniste arrestati per spaccio perché questi spacciano (scusate il gioco di parole) in casa vostra.
Ok, forse la metafora è molto azzardata, ma questa sentenza a mio parere sbagliata, rischia di minare l'essenza stessa di Internet.
Internet è condivisione, è unione, è vicinanza. Tramite internet si possono riunire i pensieri di milioni di persone e creare una idea, svilupparla, realizzarla.
Io sinceramente mi chiedo, inoltre, quanto sia lecito parlare di privacy in questi contesti. Cioè, se ci si preoccupa di quanto legato alla privacy, quanti servizi cesserebbero di esistere? Basta pensare a YouTube, a Facebook, a Flickr e via dicendo. La rete verrebbe pesantemente castrata, fino ad essere completamente snaturata, perdendo, a mio avviso, tutto il suo significato.
Ma come sempre, al popolo della rete l'ardua sentenza...
~Giacomo~