giovedì 29 ottobre 2009

GPS con Android? Ora si può!

Udite udite, gran gaudio e tripudio! Google ha appena annunciato la navigazione satellitare tramite Google Maps per tutti i dispositivi Android 2.0, il che significa che si potranno usare i cellulari Android come veri e propri sistemi GPS. Android 2.0. Google Maps Navigation avrà tutto quello che ci si aspetta da un GPS: vista in 3D, indicazioni vocali passo passo e la autocorrezione del tragitto. Oltre a questo sono state aggiunte alcune nuove features che sfrutteranno la connessione internet del proprio cellulare. Ecco alcune di queste novità che saranno rese disponibili una volta che il cellulare è connesso tramite internet:

  • Avere sempre le mappe più aggiornate.
  • La ricerca Google-style, senza neccessità di avere l'indirizzo preciso, ma basandosi solo su keyword.
  • Ricerca vocale
  • Informazioni real-time sullo stato del traffico delle strade che si stanno percorrendo.
  • Si può cercare su tutto il proprio itinerario, per i risultati che non distano troppo dal proprio percorso.
  • Vista satelitare ad alta risoluzione, con il supporto 3D
  • Street View -- sarà possibile vedere, fisicamente (tramite le foto del popolare servizio di Google), dove si deve svoltare, addirittura vedere il portone del condominio dove ci si deve recare.

Questa novità è sicuramente importante per Google Maps ma ancora di più per Android 2.0. La navigazione di tipo GPS è da sempre stata la feature più richiesta per le Maps e per Android, e questo idea potrebbe giocare in futuro un ruolo fondamentale per la vittoria del sistema sopra gli altri smartphone. Sicuramente, prima o poi, Google Maps Navigation arriverà anche su altri dispositivi, ma volete mettere il gusto di potersela godere per primi?

E se per caso la cosa non vi interessasse, preciso che tutto questo sarà gratis!! Senza nessuna spesa aggiuntiva! (cosa che non accade per iPhone, almeno in questo momento). Per adesso, godiamoci un po' di screenshot.

Ecco all'opera tutta la potenza dello Street-View!

Ecco un esempio di ricerca che visualizza anche le cose interessanti nelle prossimità del percorso che si sta seguendo. Il pallino in basso a sinistra e il colore delle strade (verde,giallo,rosso) ci indicano le condizioni di traffico.

Ovviamente è possibile vedere la mappa anche in modalità satellite.

Per semplicità è poi anche possibile aggiungere scorciatoie, nel proprio home screen, per i luoghi che si visitano più di frequente. Inoltre viene sfruttato il sistema di notifiche per le informazioni più rilevanti del navigatore.

Ancora una volta, in conclusione, Google dimostra di avere grande serietà ed interesse nel suo neonato sistema operativo, che finalmente ha deciso di dotare di zanne, artigli, e una buona dose di furbizia per permettergli di farsi strada nel mondo in cui sembrava ci dovesse essere un solo vincitore.

~Giacomo~

P.S. A seguire il video ufficiale di presentazione fatto da Google.



sabato 24 ottobre 2009

Fletto i muscoli...




Silenzio, religioso, perche' qui si parla di maestri. Maestri del fumetto, della storia narrata, delle risate, del divertimento.
Parliamo di Rat-Man, supereroe comune, comune nel senso che e' una persona normale, la cui sfortuna a volte trascende davvero il mitico.
Non e' Bat-Man, con milioni di elementi tecnici ultra elettronici, non e' Spider-Man, con problemi adolescenziali con cui tutti ci possiamo identificare. E' un uomo. O meglio, un ratto dattatamente umano.
Ma Rat-Man non sarebbe nessuno, senza la immancabile presenza del suo autore, che oramai da piu' di 10 anni ne cura amorevolmente le storie, con la formula, oramai dimenticata, del factotum. Leo Ortolani (questo e' il nome del creatore, inchinatevi tutti al suo cospetto) infatti si premura di scrivere, disegnare, inchiostare personalmente ogni storia regalandoci ogni due mesi perle inarrivabili del fumetto italiano. Non ha poi paura di citare, stavolgere, omaggiare (a suo particolare modo) i mostri sacri del mondo fumettistico/cinematografico. Basti pensare alla parodia di 300 dal titolo' "299+1",di cui per altro uscirà entro breve una edizione a colori in formato "wide-comics" (esattamente come quella di Miller), o ai volumi come "Start Rats" o "Il signore dei ratti".
Non mancano gli episodi che parlano del fare i fumetti, del disegnarli, del crearli. Quasi come se il Ratto sapesse di non essere un personaggio reale, quasi come se sapesse che è normale di lui si parli in cartoni animati e fumetti. Ortolani fa tutto questo, ed in modo egregio.
Quando si legge Rat-Man, o comunque cio' che lo riguarda, la cosa prima cosa che accade, normalmente, e' ridere. Ma ridere tanto, di gusto, e poi con ammirazione si notano la bonta' delle storie, la cura dei particolari che Leo ci mette. Nulla è lasciato al caso, nulla è dimenticato. Nelle storie moderne ci sono rimandi a numeri usciti svariati anni fa, i personaggi ritornano ma senza essere mai troppo ridondanti. Ogni personaggio trova il suo spazio all'interno delle storie, ognuno ha una sua storia da raccontare, tanto da rendere importante non solo Rat-Man, ma anche i suoi comprimari, come Brakko, Cinzia, Piccettino, Jordan.
Insomma, una lettura obbligata per chi non lo avesse ancora preso in mano, e un obbligo a continuarne la lettura per chi lo sta gia' apprezzando.


~Giacomo (Fletto i muscoli e sono nel vuoto)~




Di lui hanno detto:
"Rat man e' un idiota"
"Il miglior fumetto di sempre"
"Picchi signora, picchi forte"
"Pronto Ortolani? No qui e' Cantelli"

mercoledì 21 ottobre 2009

Prime immagini di Android 2.0

Il sito BGR (Boy Genius Report) ha postato da circa una settimana i primi screenshot della versione 2.0 del sistema operativo Android, "Eclair". E diciamolo, sembra una figata. Ovviamente quella nella foto non è la build finale, ma quello che si vede mi piace un sacco, mi piacciono le novità introdotte e la velocità aumentata che dovrebbe essere offerta (almeno sulla carta). Probabilmente non è da escludere l'aggiunta di nuove funzionalità, ma Android si sta muovendo davvero verso la giusta direzione, e questa interfaccia più moderna ne è la prova.

Le cose più importanti e certe che per adesso ci sono nella 2.0 sono:

  • Supporto nativo per Microsoft Exchange (Un quadruplice urra per gli utenti business!)
  • Facebook integrato, i contatti e le loro informazioni si sincronizzano direttamente con FB
  • Browser migliorato (doppio tocco per lo zoom, velocità paragonabile a quella di un iPhone 3GS)
  • Caselle di e-mail unificate
  • Un nuovo widget YouTube per upload super veloci
  • Una applicazione 'Car Home' che offre colori più luminosi e una interfaccia ad hoc per facilitare il controllo in macchina durante la guida.
  • Molte più funzionalità attivabili tramite controllo vocale

A seguito alcune foto del sistema in questione. Per la gallery completa, andate su BGR.

Ok, non c'è nessun dubbio, la versione del sistema è la 2.0!

I contatti ora hanno una nuovo accesso veloce. Invece di dovere accedere alla scheda completa per chiamare un contatto, semplicemente basterà cliccare sopra la sua foto e un sotto-menu di quick-launch apparirà a fianco del nome.

Il supporto a Microsoft Exchange è integrato nel sistema operativo, in questo modo gli utenti business avranno l'opportunità di sincronizzare i propri account. Oltre a questo, come già detto, ci sarà una casella di posta unificata per potere scaricare in un unico luogo tutte le mail dei popri svariati account. Nel prossimo screenshot si può vedere che Eclair si sincronizzerà anche con gli account di Facebook.

Le altre compagnie telefoniche inizieranno a offrire alternative a questa idea, o forniranno una connettività con i social network ancora più profonda?

Questo è come si presenterà l'interfaccia dell'applicazione "Car Home", fondamentalmente è la modalità "auto" del nostro Googlofono. Come si vede ha delle icone più grandi, luminose e definite, facilmente cliccabili mentre si guida (o più in generale si è occupati con altro). Effettivamente a un tipo di idea simile non si era mai pensato prima, ma sembra essere una cosa perfettamente sensata e non si capisce perchè non sia offerta su più telefoni. Ovviamente l'attivazione vocale dei comandi giocherà un ruolo fondamentale in questa modalità

Google Maps è stato migliorato in Android 2.0, in modo da includere il supporto per i "layers" (ovvero le informazioni aggiuntive che ci sono nelle mappe, tipo wikipedia ecc..).

Purtroppo per adesso il supporto a Flash 10 non è ancora implementato nel browser, ma BGR asserisce che questo è veloce tanto quanto l'iPhone 3GS. Non c'è, ovviamente, il multi-touch, ma c'è il doppio tocco per zoomare.

Android 2.0 introduce un nuovo widget per fare l'upload dei video su YouTube, sembra davvero che servano solo due click.

In definitiva sembra che Android 2.0 "Eclair" sarà un update sostanziale che migliorerà notevolmente l'esperienza Android. Personalmente sono molto contento della direzione verso cui si sta muovendo Android, e sembra proprio che si stia arrivando ad un momento in cui il sistema farà finalmente vedere tutti i suoi muscoli e potrà finalmente essere un valido sostituto per l'oramai onnipresente iPhone.


Voi cosa ne pensate?

~Giacomo~

sabato 17 ottobre 2009

Android 2.0: Eclair

Che Google sia un’azienda molto originale lo sanno praticamente tutti. Nella sua originalità spiccano sicuramente i nickname che vengono assegnati alle varie versioni di Android (Cupcake per la versione 1.5, Donut per la versione 1.6 ed Eclair per la versione 2.0. Da notare che sono tutte in rigoroso ordine alfabetico), e più che originale è il modo in cui il gruppo di Mountain View (ovvero la località americana dove si trovano gli uffici di Google) festeggia il debutto di queste ultime sul mercato: piazzare una riproduzione gigante dei dolciumi che donano il nome all’OS all’entrata della propria sede.

Questo, come illustrato nel video qui sopra, sembra sia accaduto anche con l’éclair, il sottile pasticcino francese che big G ha scelto per rappresentare Android 2.0. Da questo si può quindi dedurre cge il rilascio della seconda versione del sistema operativo è dietro l’angolo. Forse già nel Motorola Droid, atteso sul mercato statunitense entro qualche settimana.

Stiamo a vedere!

~Giacomo~

P.S. A seguire il video.



lunedì 5 ottobre 2009

Un dovuta rettifica...

So che molti di voi non leggeranno il mio blog, e quindi non gliene fregherà niente di quello che sto per scrivere, però mi sembra comunque doveroso correggere un un mio vecchio post, quello relativo ai videogiochi per intenderci. (Clicca qui per leggerlo)
Nel sopracitato articolo menzionavo una rivista, Game Pro, e la indicavo come una fra le migliori sull'argomento.
Lasciando stare che recentemente la qualità del prodotto si era notevolmente abbassata, sono venuto a scoprire di simpatici retroscena, che mi hanno permesso di decidere che non comprerò più questa rivista (anche perchè con il numero 27 chiude). Pronti? Vi siete messi comodi? Iniziamo....
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Allora tutto inizia con questo articolo di Alberto Eldacar Belli su Eurogamer che getta delle accuse pesanti sul duo Marco Accordi e Carbone:

http://www.eurogamer.it/articles/disinformazione-videoludica-voce-del-blog

Belli contesta punto per punto un’intervista sul Sole 24 Ore a Raul Carbone, dove vengono date delle cifre non corrispondenti al vero (numero degli occupati nel settore videoludico in Italia) e vengono pubblicizzati corsi formativi allo IED e alla IULM dove guarda caso proprio Raul Carbone è coinvolto come relatore.
Belli contesta che non venga citata la AIV (Accademia Italiana Videogiochi) in cui lui è direttamente coinvolto (cit.del Belli)

Citazione:
AIV fa parte del gruppo Elemental che comprende Elemental Publishing, quindi Eurogamer


e sostiene che questo tipo di atteggiamento generi danni economici per l’AIV. E’ giusto ricordare che Raul Carbone fosse uno dei fondatori di AIV stessa.
La discussione nasce quindi per problemi prettamente economici e per interessi personali (giusti o sbagliati non li giudico).

Dopo questo editoriale seguono 267 commenti in cui Belli chiede a più riprese spiegazioni a Carbone per questo conflitto di interesse, ma saltano fuori altre cose interessanti che cercherò di elencare:
- Una delle più interessanti è la AIOMI (associazione italiana opere multimediali interattive), associazione nata con lo scopo di:
Citazione:
promuovere, diffondere e preservare la cultura del videogioco inteso come mezzo artistico di espressione del pensiero oltre che prodotto industriale d’eccellenza.


Da notare le cariche direttive

Citazione:
Presidente - Marco Accordi Rickards
Segretario Generale - Raoul Carbone
Ricordatevi questo indirizzo:

Via Val Trompia, 136 00141 Roma - Italy



Nell’ambito di questa attività di promozione AIOMI “porta” ADNKronos a vedere come lavora un vero studio di videogiochi ma e c’è un ma….il servizio giornalistico viene filmato non in uno studio vero e proprio ma presso Idra Editing, spacciandola per Black Sheep Studios.

Chi è Idra? http://www.idraediting.com/
È in sostanza una società che si occupa di

Citazione:
-editing
Citazione:
- traduzioni
-localizzazione
- impaginazione
- grafica pubblicitaria
- web design
- corsi di formazione
- organizzazione eventi
Quindi come vedete all’epoca del servizio non si occupava assolutamente della realizzazione di videogiochi.

Da notare l’indirizzo:
Idra Editing S.r.l.
Via Val Trompia 136
00141 Roma – Italia

Non vi ricorda qualcosa? Si è lo stesso indirizzo di AIOMI e guarda caso il capo di Idra è proprio Accordi.
Quindi Carbone viene intervistato a casa di Accordi suo socio in Aiomi, uno scambio di favori poco etico.

Qui potete vedere l’intervista completa:

http://www.aiomi.it/web/?s=1

Sorge quindi la prima domanda: perché il servizio non è stato realizzato presso una vera Software house tipo Milestone? Carbone sostiene che ADNkronos stessa avesse chiesto di realizzare l’intervista a Roma per problemi logistici.
Nella stessa intervista vengono nuovamente menzionati solo i corsi IED e IULM e non la AIV.

Da qui botte e risposte tra il Belli e Carbone sul conflitto di interessi e trascorsi vari. In sostanza viene contestato il fatto che IED e IULM siano parte della Filiera e pubblicizzati anche se non hanno ancora ricevuto una certificazione completa da parte della Filiera stessa mentre lo stesso trattamento non viene riservato ad AIV

Riporto qui di seguito le cariche di Carbone
Citazione:
- presidente di Filiera
- fondatore e responsabile di Black Sheep Studios
- segretario generale di AIOMI (che ha sede legale nello stesso edificio di BSS)
- un ruolo a me non del tutto conosciuto in Eve Interactive Studios (che ha sede nello stesso edificio di BSS)
- docente in IED
- un legame (anche qui a me non del tutto noto) in IULM
- condirettore di Wings of Magic
- organizzatore IVDC

In particolare Black Sheep Studios, AIOMI e Eve Interactive Studios hanno tutti la stessa sede che ovviamente poi sono quelle di Idra Editing di Accordi Metalmark.
Si incomincia allora a capire qualcosa di questo benedetto conflitto di interessi, in sostanza chi dovrebbe promuovere il movimento video ludico è come se promuovesse se stesso e non una persona super partes che fa gli interessi di tutti.
A questo punto incominciano anche le accuse ad Accordi per la sua amicizia stretta con Carbone e per il suo pubblicizzare sulle pagine di Gamepro tutte le iniziative gestite dal duo.

Nel frattempo tra i 267 commenti salta fuori questo articolo del 2006:
http://www.rifondazionelazio.it/pdf_version.php?id=1681

Citazione:
Marco, 27 anni e una laurea in Scienze delle comunicazioni, ha fatto lo
stage presso un service editoriale. Sul sito in tre lingue diverse e
con colonna sonora inclusa di Idra Editing Srl c’è scritto: «Idra
Editing è una società moderna e dinamica che offre servizi per
l’editoria specializzata (tradizionale e online) e più in generale per
le aziende private e per gli enti pubblici. L’apporto, creativo e
professionale, di donne e uomini qualificati, motivati e di grande
esperienza ha fatto di Idra Editing una solida realtà, permettendole di
iniziare proficue collaborazioni».
Anche in questo caso ciò che non c’è scritto è che la società è moderna
perché affetta da tutte le malattie organizzative dei nostri tempi e
dinamica perché basata sulla forza lavoro di una schiera di stagisti
che ruotano nella sua unica stanza a 8 postazioni pc ogni tre mesi.
Saranno loro gli uomini qualificati? E se pur lo fossero, saranno
realmente motivati a lavorare sodo, senza riscontri economici? La
storia è semplice. Marco entra alla Idra pieno di speranze. Si occupa
di videogiochi, cinema, fumetti ed effetti speciali. Tutto ciò che lo
ha sempre appassionato. Quelli di Idra sono simpatici e scherzosi e lo
incitano a produrre e a credere in un fantomatico “Idra’s dream”. Marco
però ha un sogno suo. Il contratto e lo stipendio. Passano i tre mesi
di formazione, tutto va per il meglio e arriva finalmente il momento
del colloquio. «Puoi restare qualche minuto in più oltre l’orario di
lavoro?» chiede il proprietario. Lo stagista starebbe lì anche tutta la
notte.
Il service è gestito da tre soci e ci sono due ragazzi fissi che,
dicono, sono assunti con contratti co. co. pro da denucia senza che
loro stessi se ne rendano conto. L’offerta è questa: un aumento di 50
euro ogni mese (geniale trovata dell’incentivo-premio in pieno stile
aziendale) fino ad un massimo mensile di 1000 euro per un full- time.
L’unico “neo” è che il primo mese lo stipendio è fissato a 50 euro, il
che significa che per raggiungere 1000 euro al mese, stipendio
dignitoso per un giovane con famiglia alle spalle, ma non certo
sufficiente per sopravvivere, Marco avrebbe impiegato esattamente 20
mesi, cioè 600 giorni di vita. Il giovane rifiuta ed è fuori. La sua
collega stagista accetta il compromesso ed è una delle prestigiose
firme delle riviste specializzate curate da Idra Editing. Da quel
giorno sono passati circa 10 mesi e lei si è portata a casa 500 euro,
per 8 ore di lavoro dal lunedì al venerdì e nessun benefit o buoni
pasto pagati. Sono piccole storie per piccole realtà. Peccato solo che
siano vere.

ma perché a noi interessa Idra Editing?

Molto semplicemente perché in parole povere è quella che realizza Gamepro, non è Sprea a realizzarla. In parole povere il tutto è stato subappaltato alla Idra di Accordi (più tardi parleremo nel dettaglio anche di questo)

La polemica quindi a questo punto si sposta su Metalmark e la sua Idra che sottopaga i suoi dipendenti .

Ma questo non è l’unico scandalo che sta uscendo: ad un certo punto il Belli buttà lì che sulle pagine di Gamepro stava per finire il codice IBAN per le “donazioni” alla AIOMI, cioè la testata veniva usata per raccogliere fondi per la propria (di metalmark) società.
Per fortuna in Sprea c’è qualcuno che ragiona e blocca il tutto e infatti il Toso scrive
Citazione:
Sulla questione IBAN, sono d'accordo con te, e io, sfogliando le ciano, l'ho interpretata come una caduta di stile, una roba che era sicuramente meglio evitare. E, al di là di tutto, si è evitata. Solo che, ma capisco essere questo un dettaglio da poco e non il fulcro della questione, se ne accorse Paglianti, che mostrò la cosa a Stefano. Poi, magari, anche in questo caso ricordo male e gg
a questo punto è bene riassumere ancora una volta la situazione e le accuse rivolte:
Citazione:
1. Intervista ADNKronos visibile sul sito di filiera: completamente falsa. Non è una software house ma IdraEditing. Le persone riprese non sono programmatori ma i giornalisti del service. Francesca Noto non è una sceneggiatrice ma l'amministratore di Idra.
Il gruppo BlackSheep non esiste: non ha assunti, non produce fatturato, non produce titoli da 5 anni. Il master IED "vagliato e comprovato" non è ancora mai nato ed è un corso da cui guadagnerà solo Carbone che, in veste di presidente di filiera parla solo di BlackSheep e IED, in perfetto conlfitto di interessi.

2. Intervista al Sole24Ore: Numeri completamente falsi per l'industria. 1500 assunti e altri 1500 assunti ogni anno per 5 anni consecutivi! Stipendi che vanno dai 1500€ ai 3500€! Anche quì, unico corso "vagliato e comprovato" è sempre il suo che non è mai partito. Oltre al conflitto di interessi ci sono gli estremi, che perseguiremo, per una denuncia alle associazioni dei consumatori.

3. Affermazioni Presidenziali: finanziamento da 800.000€ - team da 25 persone - titolo MMO in uscita a Natale per BlackSheep tutto finto. Continisio lavora in BSS e non ha potuto rispondere a nessuna di queste affermazioni presidenziali perchè "completamente false". Continisio attualmente lavora in IdraEditing (che continua ad essere spacciata per BSS) e dei suoi 24 colleghi non vi è ancora traccia.

4. Trasparenza dell'affiliazione in filiera: i requisiti per accedere sono l'aver prodotto almeno 2 giochi per PC o 1 gioco per Console. In filiera vi è anche EveInteractive che ha all'attivo un solo sito web (rotto) e basta. Sempre per coincidenza EveInteractive è di Carbone.

5. Conflitto di Interessi: la sede di AIOMI coincide con quella di BlackSheep che coincide con quella di EveInteractive. La sede di sviluppo del gioco (fantomatico) coincide con quella di IdraEditing i cui giornalisti si sono prestati alla pantomima. Sempre per coincidenza le prime due uscite nazionali del presidente trattano di affari pertinenti unicamente alle sue società.

6. Impossibilità di comunicazione: fatto presente il grave danno prodotto dalle affermazioni del presindete nessuno della filiera è corso ai ripari ripristinando una comunicazione CRISTALLINA e CORRETTA. Ad oggi NESSUNO ha saputo dare alcuna risposta (se si escludono i menefreghisti).

7. Comunicazione falsata: I prodotti che fanno bella mostra di se nel sito BlackSheep non sono videogames, ad esclusione di FinalJustice (che è di Ludonet spa e non di BSS) ed il Rosso e il Nero (mod del gioco di Ludonet).
L'unico altro gioco è stato completato da AIV (Iconoclast game). Tutti gli altri sono dei fake o, nella migliore delle ipotesi, giochi in flash.

A questo punto però la discussione si sposta su Gamepro perché nel frattempo si viene a sapere che il numero 27 sarà l’ultimo.

Dopo la disperazione iniziale per la dipartita dell’ennesima rivista dalle edicole e successivi post celebrativi e di adulazione nei confronti di metalmark da parte di lettori ignari, salta fuori sul blog di Zave (alias Mattia Ravanelli) questa denuncia di un ex collaboratore di Accordi:

http://zzavettoni.wordpress.com/2009/09/25/game-pro-una-storia-vera-1/

in sostanza viene ribadito il concetto, dopo l’articolo di Liberazione di cui sopra, che Metalmark non paga i collaboratori proponendo mari e monti. A dichiararlo è uno degli stessi collaboratori

Se prima la discussione toccava marginalmente i semplici lettori perché sembrava più una discussione-regolamento di conti tra addetti ai lavori, questa “tanica di benzina” fa infiammare tutti per bene.
Si viene a sapere che la rivista veniva realizzata con un budget di 3200€.

Vi invito a leggere l’articolo sul blog.

Come se non bastasse tra le tante firme storiche che intervengono, mi risponde Gorman ex direttore storico di un tot di testate ma soprattutto di Videogiochi (IMHO una delle migliori) che mi spiega come Accordi mette su Gamepro:

Citazione:
Su come siano andate le cose nel passaggio fra Videogiochi e Game Pro… io ho già scritto. E lo riporto qui sotto. Se qualcuno mi vuole smentire può provarci.
“proporsi per realizzare una rivista, giocando sui costi, quando il direttore responsabile della stessa (che come normale ne ha selezionato il team redazionale) è assente per malattia, contribuendo a decretarne la chiusura da parte dell’editore.”
Quoto anche un intervento del Belli per far capire che anche lui non è del tutto estraneo a certi comportamenti

Citazione:
il prezzo di Game Pro si è abbassato anche forse perchè, IO, per non vedere più strumentalizzata una rivista che a noi causava problemi più o meno diretti, con le palle fracassate, un bel giorno ho detto: "facciamo il conto di quanto si può tirare sul prezzo per fare il service a Sprea". Pur di toglierla dalle mani di chi la utilizzava per i propri affari e ci arrecava danno usandola da grancassa. Aggiungo: la cifra iniziale che Sprea pagava la conoscevo perchè quando ci fu l'ufficializzazione di Game Pro, io ero a cena a festeggiare con Accordi in un bel ristorante, sono stato il primo a sapere del passaggio e dell'accordo. All'epoca ancora gli servivo e su GP c'ho scritto gratis per un sacco di tempo.

Siamo partiti direttamente dal minimo: 3500 Euro. Più di quello (che equivale a 3 stipendi per le 3 persone a 1200 Euro che avrebbero dovuto tradurla) non si poteva scendere. Fine. Punto. Ecco come si si è arrivati. A dirla tutta, avevamo proposto a Sprea PURE di mettere la rivista sugli invenduti del nostro network (per un valore di altre svariate migliaia di Euro). Alla fine, pur di levargliela, E-P pagava di suo, ma sicuramente le 3 persone che avrebbero seguito il magazine avrebbero avuto il giusto trattamento economico.

Spero di non avervi ammorbato troppo. Saluti a tutti!
~Giacomo~