martedì 9 giugno 2009

Musica

Inutile, spento, steso nella mia stanza, strana prigione di sentimenti nascosti.
Ascolto, ascolto i suoni, le vibrazioni, la musica prodotta dall'ambiente pulsante. In lontananza odo note, sempre piu' ben definite

Dominano, regnano, miscuotono, facendomi sollevare lamente silente.

Ed inizia il ricordo.
Questo mi fa ancora male, ma non posso fermarlo, devo vederlo, sentirlo, questo e' cio' che essa vuole, che la Maestosa desidera.
Inizia un ballo dentro me fra ricordi e possibili vie che forse avrei dovuto percorrere, in luoghi e spazi che solo ora identifico come familiari, che solo ora hanno spalancato la diga del mio fiume di ricordi.
Quasi mi ritrovo a piangere, come se dovessi a tutti i costi espellerli dal mio animo e dalla mia esistenza, come un'ultimo diperato tentativo di purificazione.
Poi, improvviso, non sperato un click salta ad un altro pezzo, un altra canzone.
E io come un televisore celebrale cambio canale, cercando la sintonizzazione ad un altro ricordo dentro di me che possa riempirmi e saziarmi.
Questo è felice, mi dice la Musica.
Ed inizio a fremere sorridendo a facce che solo io vedo, di cui solo io sento voci, odori, risate, colori. Poi, come prima, il silenzio.
Tutto torna alla sua sede naturale e sono di nuovo traquillo.

DOrmo, REspiro MIte, FAcendo SOLtanto LAbili SIlenzi di vuota inespressività.



~Giacomo~

P.S. Questo l'ho scritto tanto tempo fa, ma oggi per me è sempre attuale, perchè quello che mi da la musica riesco ad esprimerlo solo così.

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