sabato 24 aprile 2010

Per il porno c'è Android.


mikandi sexy store

Per quelle due persone (perché credo che oramai siano rimaste solo in due) che ancora non lo sanno, questa frase è stata detta, nientemeno dal CEO di casa Apple, ovvero Mr. Turtleneck Steve Jobs.
Ma andiamo con ordine.
Durante il keynote in cui Steve ha presentato iPhone OS 4.0, il sistema operativo di casa Google è stato direttamente citato. Peccato che la citazione non fosse proprio lusinghiera, anzi, era particolarmente denigrante.
Parlando del meccanismo di censura delle applicazioni per iPhone, sempre e giustamente criticato, Steve ha detto sostanzialmente che tale controllo è necessario, visto che lui non vorrebbe mai dare ai suoi figli uno smartphone in cui ci sono applicazioni non adatte a minori, come invece succede per Android, dove è stato lanciato un market apposito per le applicazioni considerate "porno".
Già a questa affermazione ho dovuto storcere il naso, poiché, avendo scaricato il suddetto market, ho visto che al suo interno ci sono applicazioni più che altro "sexy", dove il massimo livello di nudità è pari alle foto che si possono trovare nei calendari venduti dalle varie riviste. Niente di hardcore, insomma. Fortunatamente questa uscita di Steve può essere catalogata come qualcosa di cattivo gusto, a cui non dare troppo peso, visto che sembra una affermazione di pura invidia detta da un bambino delle elementari.
Purtroppo, il simpaticone, ha deciso di rincarare la dose.
Un semplice utente gli ha chiesto perché l'applicazione del vignettista vincitore del Pulitzer Mark Fiore, per altro il primo in assoluto ad avere ricevuto tale premio come giornalista on-line, è stata rifiutata dall'App Store dato che violava la politica Apple contro " la ridicolizzazione di figure pubbliche". Tale utente ha continuato esprimendo la sua preoccupazione relativamente al ruolo che ha la Apple come censore morale. Indicando che neanche lui vorrebbe che i suoi figli avessero libero accesso al porno, ma che il parental control, perfettamente implementabile su cellulari Apple, esiste proprio per questo. A seguire la risposta (tradotta) di Steve:
"L'applicazione di Fiore verrà messa nello Store a breve. È stato un errore. In ogni caso crediamo che sia nostra responsabilità morale mantenere il porno fuori dall' iPhone. Le persone che vogliono il porno possono comprarsi un telefono Android."

Come si nota non c'è nessuna intenzione di ritrattare quanto detto nel keynote, e per quanto questa sia una dimostrazione di coerenza, credo che Steve la stia facendo notevolmente fuori dal vaso. Quello che si evince da tutto questo è che la Apple ha dannatamente paura di Android, che sta lentamente acquisendo sempre più successi e feedback positivi. Le sue affermazioni suonano sempre di più come quelle di un bambino invidioso, che vuole dettare le regole del gioco, e che vuole solamente ciò che lui ha deciso. Ne sono lampante dimostrazione altre scelte, fatte sempre dalla Apple, relative al Flash e al supporto ai Blu-Ray disc, ma questa è un altra storia.
Voi cosa ne pensate di tutto ciò?

~Giacomo~

P.S. Per chi non lo sapesse l'immagine in apertura è presa proprio dal Market "porno" di Android.

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